La patologia che ci spinge a digrignare spesso i denti può essere:
- notturna, agendo soprattutto durante le ore di sonno;
- diurna, la quale può essere considerata un disturbo posturale poiché comporta un incremento del tono dei muscoli paravertebrali e cranio-cervicali. Questa tipologia di bruxismo è molto diffusa negli sportivi, poiché è spesso associata a contratture muscolari riguardanti il tratto cervicale e paravertebrale.
Il bruxismo, se non trattato, può provocare gravi danni a tutto l’organismo. Il Dott. Migliori e il Dott. Verdone, titolari dello studio associato di Grottaferrata, consigliano di mantenere sempre sotto controllo questa patologia attraverso frequenti visite presso il dentista.
Un’ulteriore modalità di classificazione di questa patologia è rappresentata dalla direzione del movimento:
- verticale, o bruxismo di serramento. Esso non provoca rumore udibile ma un grave sovraccarico su denti e strutture parodontali;
- orizzontale, ovvero il digrignare i denti, il quale provoca attrito tra le arcate e anche rumori udibili. Questa tipologia di bruxismo comporta lo spostamento dei denti e la loro usura;
- sbattimento, ovvero contrazione dei muscoli elevatori con movimenti di chiusura.